ARTE 4.0 “Alla scoperta del colore”, un progetto di inclusione per le persone daltoniche
- Matilde Volpi
- 25 gen 2023
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 2 feb 2023
Si trova a Milano il primo istituto museale italiano a offrire gli occhiali EnChroma al
pubblico e il primo museo al mondo a offrire un percorso appositamente progettato per
guidare i visitatori daltonici “Alla Scoperta del Colore”...

Gallerie d’Italia di Milano e la Fondazione Paolina Brugnatelli, ente no profit milanese che
promuove e sponsorizza numerose iniziative in campo scientifico e artistico, con il supporto
tecnologico di EnChroma, creatori di occhiali per daltonici, hanno annunciato una
collaborazione per migliorare l'esperienza dei visitatori affetti da daltonismo. A partire dal 28
ottobre 2022, gli ospiti di Gallerie d'Italia in Piazza della Scala a Milano con questo disturbo
visivo potranno prendere in prestito gli speciali occhiali correttivi EnChroma durante la loro
visita per vivere per la prima volta l'esperienza della mostra a colori chiari e vivaci. Uno
speciale percorso è stato ideato all’interno della collezione permanente di Gallerie d’Italia
dedicata all’Ottocento e al Novecento che comprende quadri di Lucio Fontana, Bruno
Munari, Ettore Spalletti, Emilio Vedova, Umberto Boccioni, Giorgio Belloni, etc.
Gallerie d’Italia di Milano è il primo istituto museale italiano a offrire gli occhiali EnChroma al
pubblico e il primo museo al mondo a offrire un percorso appositamente progettato per
guidare i visitatori daltonici “Alla Scoperta del Colore”.
Il progetto è stato studiato nei minimi dettagli, a partire dalla mappa del percorso che viene
fornita ai visitatori in biglietteria assieme agli occhiali EnChroma.
“Le sale sono numerate, in modo che la persona affetta da daltonismo possa in
autonomia seguire il percorso corretto in ordine cronologico” ha sottolineato
Maddalena Aliperti, educatrice museale del team didattico per le disabilità visive di Gallerie
d’Italia di Milano. "La mappa è scritta con il font Arial, che permette una lettura chiara della
della mappa a coloro che hanno difficoltà visive; in aggiunta, sulla mappa, il numero accanto
al nome dell'artista e il nome stesso sono rinchiusi all'interno di un rettangolo bianco per
impedire una sovrapposizione di colori”.

Particolare attenzione è stata posta soprattutto nella selezione delle ventisei opere facenti
parte del percorso. “Queste ventisei opere si suddividono tra la collezione permanente
del Novecento di Palazzo Beltrami e la collezione permanente dell’Ottocento presente
a Palazzo Brentani” ha dichiarato Maddalena Aliperti. “La selezione è stata fatta con una
cura particolare del colore, soprattutto del giallo, del rosso e del blu, ovvero quei
colori che le persone affette da daltonismo hanno maggiori difficoltà a distinguere.
Per quanto riguarda gli artisti del Novecento, vediamo un’unione di spazio, volume e colore
attraverso una plasticità delle forme che tende a dare autonomia al colore all'interno
dell'opera stessa. Per quanto riguarda invece le opere selezionate dell’Ottocento, parliamo
di una tavolozza di colori molto più morbidi, che tendono a esaltare arredamenti, stoffe,
velluti, quasi come se fossero veri all'interno dell'opera stessa, che di fatto splendono per via
dell'eccessiva colorazione, elemento che vogliamo trasmettere alle persone affette da
daltonismo.”
Un uomo su 12 e una donna su 200 hanno problemi di visione dei colori; si stima che le
persone daltoniche siano circa 2.5 milioni in Italia e 350 milioni nel mondo. Mentre le
persone con una visione normale dei colori vedono oltre un milione di sfumature di colore,
quelle con deficit di visione dei colori vedono solo il 10% delle tonalità e delle sfumature. È
dunque encomiabile che sia stata creata un’esperienza appositamente studiata per far
cogliere a tutte queste persone gli stupefacenti contrasti di tutte le sfumature cromatiche
della pittura.



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